1.800.000 euro assegnati alla Sds Sud Est dalla Regione per il progetto dell’assistenza continua persone non autosufficienti, ma saranno inserite le liste di priorità

“Abbiamo accolto molto favorevolmente la decisione della Regione di garantire anche per il 2011 significative risorse per il finanziamento del Fondo della non autosufficienza, ma purtroppo non sono sufficienti.” Con questa considerazione si è aperta il 21 aprile la conferenza

“Abbiamo accolto molto favorevolmente la decisione della Regione di garantire anche per il 2011 significative risorse per il finanziamento del Fondo della non autosufficienza, ma purtroppo non sono sufficienti.” Con questa considerazione si è aperta il 21 aprile la conferenza stampa per illustrare lo stato dell’arte del progetto per l’”Assistenza continua alle persone non autosufficienti” nella zona fiorentina sud est e l’istituzione di liste di priorità. Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente della Società della Salute Sud Est, Luciano Bartolini, il Sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Impruneta, Paolo Poggini, ed il direttore della Società della Salute Sud Est, Laura Peracca.


Nei giorni scorsi la Regione Toscana ha assegnato alla SdS Sud Est 1.800.000 per il progetto per l’anno 2011. Si tratta di un contributo importante e significativo, ma pur sempre limitato e comunque, non sufficiente per soddisfare le richieste sempre crescenti.
 

La SdS Sud Est nel 2010 ha speso per i servizi di assistenza alle persone non autosufficienza 2.743.850 euro, di cui 2.489.622 contributi assegnati dalla Regione (di questi 715.206 euro erano il residuo dell'assegnato alla SdS Sud Est del 2009 e 1.774.416 euro l'assegnato del 2010) e 254.228 euro con fondi propri.
 

“Il Fondo per la non autosufficienza – hanno dichiarato gli Amministratori - rappresenta una novità assoluta nel panorama sociosanitario, un modo concreto per dare risposte adeguate. La cifra erogata dalla Regione ed il contributo della SdS sono un segno tangibile della volontà della Regione e dei nostri Comuni di continuare ad investire in favore delle fasce più deboli della popolazione, al contrario di quello che sta facendo il Governo, che continua a fare tagli nel sociale. Insieme – hanno sottolineato - siamo riusciti ad attivare una rete di luoghi fisici (Punti Insieme, Servizi Sociali, Pua, Uvm) e professionalità dedicate che hanno garantito e garantiranno equità ed omogeneità dei servizi ed una risposta personalizzata ed articolata (ricoveri definitivi e/o temporanei, centri diurni, contributi economici, assistenza domiciliari)”
 

Nel 2010 è cresciuto il numero dei Progetti Assistenziali Personalizzati (Pap) assegnati dalla SdS Sud Est nell’àmbito del progetto regionale per l’assistenza continua alle persone non autosufficienti. L’Unità di Valutazione Multidimensionale, unica per tutta la zona, ha infatti analizzato e valutato i tanti casi presentati dagli 11 Punti Insiemi, dislocati nel territorio della zona ed ha predisposto l’attivazione di Progetti Assistenziali Personalizzati (Pap), diversificati fra loro, proprio in base ai bisogni delle persone.
 

Lo scorso anno rispetto al 2009 sono stati predisposti ed assegnati 345 Pap in più rispetto all’anno precedente (nel 2009 erano stati assegnati 1527 Pap, nel 2010 1872).

 

A causa però del notevole incremento delle richieste e per le limitate risorse finanziarie a disposizione la SdS zona fiorentina Sud Est ha dovuto istituire liste di priorità, non essendo più in grado di garantire a tutti i servizi attivati finora. Informate le organizzazioni sindacali la SdS Sud Est ha dovuto rivedere e riformulare l’assegnazione dei servizi e sospendere quelli con il livello di gravità e complessità più basso, mantenendo l’assistenza e i contributi solo per i casi più complessi.
 

Dal 1° maggio saranno applicate le liste di priorità e in questi giorni alcune famiglie riceveranno comunicazioni circa l’eventuale sospensione del servizio.
 

“Siamo amareggiati e dispiaciuti di aver dovuto procedere in questa direzione – concludono gli Amministratori – ma siamo stati costretti. Il nostro auspicio è riuscire, gradualmente, a riattivare i servizi alle persone a cui saranno momentaneamente sospesi, con l’aggiunta di eventuali ulteriori finanziamenti”.