79 anni di Liberazione, Bagno a Ripoli celebra la fine del nazifascismo

Il 4 agosto del '44 la fine del regime sul territorio comunale

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”. Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha citato una frase di Piero Calamandrei per dare il via alle celebrazioni per il 79esimo anniversario della Liberazione del comune dal nazifascismo, avvenuta il 4 Agosto del 1944.

Le iniziative si sono aperte ieri sera in palazzo comunale con la presentazione del diario di Alfredo Misuri, giovane contadino di Ponte a Ema chiamato alle armi durante la seconda Guerra Mondiale, imprigionato all'indomani dell'Armistizio, l'8 settembre '43 e deportato in un campo di lavoro in Germania. La famiglia di Misuri ha recentemente deciso di dare alle stampe il diario che Alfredo, dalla prigionia, scriveva ogni giorno con le proprie annotazioni. Una preziosa testimonianza delle condizioni di vita estreme imposte dai nazisti nei campi. 

Stamani, le iniziative, promosse dal Comune insieme ad Anpi Bagno a Ripoli sono proseguite con la deposizione delle corone ai cippi del territorio. Presenti il sindaco, il presidente di Anpi Luigi Remaschi e la consigliera Sonia Redini. Le celebrazioni proseguiranno stasera alle 21.15 al Bagno Balena a Grassina con lo spettacolo di Moreno Ciandi e il Brigand Trio, tra musica e parole. Ciandri, figlio dei due partigiani che ispirano il romanzo di Carlo Cassola "La ragazza di Bube", ripercorrerà la vita dei genitori e di altri partigiani conosciuti da bambino. In caso di maltempo l'iniziativa si svolgerà all'interno della Casa del popolo.

 

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Bagno a Ripoli, 4 agosto 2023