Housing sociale e integrazione a 360°.
Per il Progetto 'A CasaMia', promosso dall'Azienda sanitaria di Firenze e dal Comune di Bagno a Ripoli, è il momento dell'inaugurazione.
L'appuntamento è per sabato 17 dicembre 2016, alle 10, in Via Spinello Aretino 8, a Grassina. Saranno presenti il sindaco Francesco Casini, la vicesindaca e assessora alle politiche sociali Ilaria Belli, la direttrice dei servizi sociali della Ausl Toscana Centro Rossella Boldrini, il direttore sanitario della Ausl Toscana Centro Emanuele Gori, il coordinatore sanitario della Zona SudEst Antonio Tocchini e l'assessora regionale al diritto alla salute, sociale e sport Stefania Saccardi.
Il progetto, della durata di tre anni, sviluppa soluzioni abitative a favore di giovani adulti seguiti dal Servizio di Salute Mentale. Il servizio, rivolto a un massimo di 3 soggetti, ha come suo obiettivo principale il graduale sviluppo nei pazienti di maggiori autonomie mediante condivisione e gestione di spazi domestici, rispetto delle esigenze dell’altro e delle regole, promozione di processi di crescita, emancipazione e inclusione sociale.
L'alloggio ha una superficie utile di circa 58 metri quadrati, è di proprietà del Comune di Bagno a Ripoli ed è stato ritenuto utile alla realizzazione del progetto in quanto di dimensioni adeguate e ben inserito nella rete territoriale vista la vicinanza alla sede del Centro Salute Mentale di Via Brodolini, a Grassina, e la prossimità con la sede della Fratellanza Popolare, una delle più grandi associazioni di volontariato del territorio, già coinvolta in numerosi progetti di integrazione e reinserimento sociale.
“'A CasaMia': un nuovo progetto di coabitazione sociale per giovani seguiti dal servizio di salute mentale, un esempio tangibile di solidarietà, inclusione e integrazione – hanno dichiarato il sindaco Francesco Casini e l'assessora alle politiche sociali Ilaria Belli -, che unisce forze, buona volontà, energie, solidarietà, desiderio di riscatto ed accettazione, cariche umane positive, la sana e vecchia voglia di fare e di rendersi utili agli altri, attenzione per i più deboli: sono tutti valori che generano rispetto, autostima e fiducia nel futuro. Questo è l'intento che muove il progetto CasaMia, nato da un'analisi dei bisogni socio-riabilitativi dei giovani adulti in carico ai servizi della Salute mentale, dalla quale è emersa la forte necessità di creare nuove soluzioni abitative esterne alla famiglia, ma diverse dalle strutture residenziali tradizionali dove i livelli assistenziali e sanitari sono ancora elevati, in modo da promuovere percorsi di autonomia e reinserimento sociale. Questo innovativo progetto sperimentale intende quindi sviluppare interventi di contrasto al disagio abitativo, fondato su principi di social housing e finalizzati a integrare le politiche a sostegno del diritto alla casa con azioni di coesione e protezione sociale per incentivare buone pratiche di cittadinanza attiva e welfare di comunità".
Bagno a Ripoli, 16 dicembre 2016