Bagno a Ripoli, un libro (e le parole crociate) in regalo come “antidoto” alla quarantena

Dal 14 aprile l'iniziativa realizzata da amministrazione e Biblioteca in collaborazione con Croce Rossa e Soci Coop per donare ai cittadini romanzi e letture per intrattenere le lunghe ore dell'isolamento: “Leggere cura per l'anima”

Un libro come “cura” dell'anima, una compagnia piacevole con cui trascorrere i lunghi giorni di isolamento durante la quarantena. Nasce con questo spirito l'iniziativa “Libro Amico”, ideata dall'amministrazione comunale di Bagno a Ripoli e dalla Biblioteca di via di Belmonte, in collaborazione con il Comitato locale di Croce Rossa Italia. Da martedì 14 aprile, i cittadini residenti sul territorio comunale potranno ricevere in dono un libro telefonando al numero 334.6034095 attivato dalla Cri.

A disposizione ci sono oltre 500 volumi, tra testi nuovi e usati, regalati dalla Biblioteca comunale, dalla sezione dei Soci Coop di Bagno a Ripoli e da privati cittadini. Ci sono libri per bambini, letture per adolescenti, romanzi, gialli, saggi per gli adulti e persino un'ampia selezione di parole crociate. Basterà una telefonata per indicare la propria preferenza e poi i volontari della Croce Rossa recapiteranno a domicilio il libro richiesto. L'iniziativa proseguirà fino ad esaurimento scorte.

“Con questa iniziativa – spiegano il sindaco Francesco Casini e l'assessora alla cultura Eleonora Francois – vorremmo far sentire meno sole le persone a casa, che non possono uscire, non possono prendere in prestito un libro dalla Biblioteca che è chiusa, o magari non possono permettersi di acquistare un libro. In un momento come la quarantena in cui anche leggere diventa una necessità collaterale, una cura dell'anima, se non addirittura un bene primario. Un ringraziamento alla Biblioteca che mette a disposizione i testi del suo archivio, alla sezione Soci Coop di Bagno a Ripoli per il grande contributo e ai privati che hanno donato moltissimi volumi, e ovviamente ai volontari della Cri che ci aiuteranno a recapitare a casa un sorriso”.