Fornai, magazzinieri, pasticcieri: un lavoro per 80 persone disabili e con disagio psichico grazie al progetto “Attivi”

I risultati del percorso biennale promosso dai Comuni dell'area fiorentina sud est saranno presentati venerdì 12 ottobre al convegno conclusivo ospitato al Bigallo

Mario lavora in una serigrafia dove ha imparato a stampare su legno e magliette. Daiana in un negozio di parrucchieri, ha il compito di rimettere in ordine shampoo e spazzole. Axel è aiuto pasticciere, Simone fa il fornaio, Simonetta l'impiegata in uno studio medico, Luigi il corniciaio. Sono solo alcuni di coloro che hanno fatto il loro ingresso nel mondo del lavoro grazie ad “Attivi”, il progetto per l'inserimento lavorativo di soggetti con disabilità o problematiche psichiche promosso dai Comuni dell'area fiorentina sud est e dall'Azienda Usl Toscana Centro, giunto alle battute conclusive dopo due anni di percorso. Ottanta persone che dall'ottobre 2016 hanno avuto modo di imparare un mestiere grazie all'attivazione di tirocini retribuiti e borse lavoro fino a 400 euro mensili. Di mettere alla prova le proprie attitudini, formarsi e confrontarsi con i colleghi. In una parola: crescere e integrarsi attraverso il lavoro.

I risultati finali del progetto saranno presentati venerdì 12 ottobre alle 14.30 all'antico spedale del Bigallo (via Bigallo e Apparita 14) con un convegno che riunirà tutti i protagonisti di “Attivi”: i lavoratori e le istituzioni, le aziende e gli operatori del terzo settore. Al termine della giornata, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, presidente della Conferenza dei sindaci dell'area fiorentina sud est, consegnerà un attestato ai partecipanti al progetto.

“Si è trattato di un'esperienza importantissima – dice Casini –, non ha agito secondo la logica dell'assistenzialismo fine a se stesso. Ma con una rete tra istituzioni, aziende e soggetti del terzo settore, ha creato condizioni concrete per dare un'opportunità lavorativa a persone svantaggiate. Persone con disagio psichico che da anni non erano attive e che invece così hanno avuto modo di imparare un mestiere e acquistare autonomia. Il successo del progetto sta proprio lì, nelle storie di coloro che dopo lo stage hanno mantenuto il loro posto di lavoro”.

Oltre la metà dei partecipanti ad “Attivi”, infatti, dopo il periodo di prova di 6 mesi, si sono visti rinnovare la collaborazione con l'azienda: quattro persone sono state assunte, mentre gli altri stanno proseguendo l'esperienza lavorativa con tipologie contrattuali diverse o nell'ambito di altri progetti di carattere sociale. Sessantasette le aziende del territorio fiorentino dei settori più disparati che hanno aperto le loro porte ai partecipanti al progetto, seguiti passo dopo passo da tutor ed educatori delle 11 associazioni e cooperative sociali partner di “Attivi”. In totale, per sostenere il progetto, che ha comportato quasi 40mila ore di stage e 13 corsi di formazione, sono stati impiegati 574mila euro, risorse del Fondo sociale europeo erogate attraverso la Regione Toscana.

Il progetto “Attivi” si è svolto in collaborazione con: Arca, FormAzione Co&So Network, Co&So, Cristoforo, Giocolare, Coop. 21, Athena, Fondazione solidarietà Caritas, Cat, Pegaso Network della cooperazione sociale toscana, cooperativa Di Vittorio.

Bagno a Ripoli, 10 ottobre 2018