Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha partecipato alla manifestazione nazionale dei Sindaci a Roma contro la Manovra Finanziaria del Governo

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha partecipato alla manifestazione nazionale dei Sindaci a Roma contro la Manovra Finanziaria del Governo.

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha partecipato alla manifestazione nazionale dei Sindaci a Roma contro la Manovra Finanziaria del Governo e ha rilasciato la seguente dichiarazione:


“24 miliardi di euro l'entità della manovra che il Governo sta predisponendo: 14 di essi arriveranno dai tagli alle Regioni, 7,5 dai tagli agli enti locali. In totale fa 21,5 miliardi di euro da prelevare dai bilanci delle autonomie locali e 2,5 dai Ministeri e dalle strutture centrali.
Queste cifre ha fatto notare ieri Chiamparino, presidente nazionale dell'Anci. Queste drammatiche cifre hanno richiamato in piazza Navona ieri migliaia di Sindaci e Assessori da tutta Italia e di ogni schieramento politico. Tanti Sindaci del Centrodestra provenienti dal Veneto, dalla Lombardia, dal Sud, che ho avuto il piacere di conoscere ieri.

 

Emblema dell'iniziativa il manifesto del Comune listato a lutto (affisso sempre ieri sulla porta del nostro Comune), perché, se gli eventi andranno nella direzione della manovra, insieme ai Comuni periranno molti importanti servizi ai cittadini. Cose essenziali (nidi, trasporti scolastici, assistenza ad anziani, diversamente abili e bisognosi), non presunti privilegi di casta.

Su questo aspetto il fronte dei Sindaci è compatto. Sacrifici sì, se necessari, ma non a senso unico! Siamo disponibili, anzi esigiamo di parlare dei costi della politica, ma non accettiamo che a pagare siano solo gli enti locali, quando Palazzo Chigi ha visto aumentare notevolmente negli ultimi anni le spese di personale, per non parlare della protezione civile o del nuovo Ministero per l'attuazione del federalismo! Né è possibile continuare con misure indifferenziate che non tengono conto del rapporto fra dipendenti del Comune e popolazione, né della differenza fra Comuni virtuosi e con bilanci in pareggio e Comuni che hanno fatto dello sperpero il loro modo di governare, siano essi di centrodestra o di centrosinistra.

Giustizia e trasparenza, questo chiediamo”.