Il Sindaco Luciano Bartolini al Sonic Garden Lab di Villa Beccari a Firenze Sud, innovativa creazione made in Bagno a Ripoli

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha effettuato l'8 novembre 2011 una visita al Sonic Garden Lab (Giardino Sonoro) allestito da Architettura Sonora, divisione della B&C Speakers di Vallina (Bagno a Ripoli), a Villa Beccari, a Firenze, in Via di Badia a Ripoli

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha effettuato l'8 novembre 2011 una visita al Sonic Garden Lab (Giardino Sonoro) allestito da Architettura Sonora, divisione della B&C Speakers di Vallina (Bagno a Ripoli), a Villa Beccari, a Firenze, in Via di Badia a Ripoli, presenti anche il direttore Finanziario e Amministratore dell'azienda, Simone Pratesi, il Sound & Software Designer e musicista Simone Conforti, e Claudia Stortini, responsabile per il follow up delle vendite e dell’organizzazione Eventi.


La crescente influenza della meccanizzazione ha sollevato varie questioni sul concetto di ecologia acustica e di paesaggi sonori naturali all’interno e intorno a parchi e giardini storici, legati in modo particolare all’intensificazione dei cosiddetti “suoni indesiderati” connessi alla manutenzione dei giardini e al livello sempre crescente di inquinamento acustico del traffico urbano. La ricerca e sperimentazione portata avanti da Architettura Sonora consente di esplorare nuove dimensioni del design acustico e di poter rivendicare una completa rivalutazione dell’ambiente giardino in generale, definendo una nuova struttura di progettazione acustica ambientale sviluppata secondo un approccio multisensoriale ed immersivo agli spazi architettonici e al paesaggio. Il Sonic Garden Lab a Villa Beccari, nella campagna tra Firenze e Bagno a Ripoli, è un laboratorio permanente in cui si mette costantemente alla prova il valore ambientale, sperimentale e naturalistico dei sistemi audio immersivi di Architettura Sonora: gli impianti a energia rinnovabile, le sperimentazioni sull’interazione sonora tra variabili antropiche e climatiche. Nel Giardino Sonoro sono costantemente in funzione sistemi interattivi di composizione sonora rivolti al mascheramento di rumori molesti. La sua ubicazione in un meraviglioso giardino storico in stile rinascimentale è adiacente ad una superstrada intensamente trafficata che collega il centro di Firenze con l’autostrada per Roma; proprio la presenza di una sorgente di rumore tanto rilevante lo rende il luogo ideale per testare il software di mascheramento rumori e di composizione artificiale del suono. Il sistema audio installato comprende 32 diffusori acustici AS™, ripartiti fra le tre aree indipendenti del giardino; sono presenti sia i moduli da terra, come la Sfera e il Big YoYo, sia i moduli sospesi, come il Delfino, il Drop, l’Helmet e lo Snail. Nei diversi momenti della giornata, che corrispondono a diversi flussi e picchi di traffico, l'audio software ASG inter-reagisce dinamicamente e musicalmente con le specifiche condizioni ambientali in modo da cambiare la percezione del disturbo attraverso la generazione di un paesaggio sonoro alternativo a sfondo musicale, creando, nella confusione circostante, un’isola di comfort acustico esteticamente ben integrata con l'ambiente naturale grazie all'uso di materiali e al design appropriati, nel caso specifico in linea con la tradizione estetica e culturale toscana.
 

“Ci è stato illustrato un prodotto molto innovativo che sicuramente avrà un grande successo in Italia e nel mondo – ha dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini –, a testimonianza della creatività dell'impresa italiana, che è ancora una caratteristica peculiare della nostra industria. Accanto alla novità tecnologica antiinquinamento acustico, c'è poi la componente artistica: gli apparati tecnici sono armonizzati nel giardino di Villa Beccari attraverso l'uso di materiali tipici della nostra realtà, quali il cotto, la ceramica e il travertino. L'altro aspetto interessante è che comunque, in questo tipo di progetto e realizzazione, rimane fondamentale ancora la mano dell'uomo e dell'artista, la sensibilità del musicista nella scelta dei suoni in relazione al rumore da coprire. Insomma, non è tutta tecnologia, ma anche genio”.