In piccoli gruppi e all'aperto, così il Comune ripensa i centri estivi nella “fase 2”

In corso il bando per la gestione del servizio. Allo studio anche progetti di svago e attività motoria nei giardini scolastici. Sindaco e assessore: “Pronti a partire se il governo lo consente. La sicurezza dei bambini la priorità”

In piccoli gruppi, all'aria aperta e una parola d'ordine: la sicurezza dei bambini. Bagno a Ripoli si prepara ai centri estivi in vista della cosiddetta fase 2. Il bando per assegnare il servizio è già in corso, resterà aperto fino al 14 maggio e i primi soggetti interessati si sono già fatti avanti. “In pratica saremmo già pronti a partire da giugno – annunciano il sindaco Francesco Casini e l'assessore alla scuola Francesco Pignotti -. Stiamo aspettando le indicazioni nazionali. La priorità assoluta resta l'incolumità dei bambini. Se il governo darà il via libera ai centri estivi, noi ci saremo”.

In attesa di capire in quale direzione si muoveranno le direttive nazionali, l'amministrazione comunale non ha perso tempo. L'ufficio dei servizi educativi ha steso una serie di linee guida per l'organizzazione dei centri estivi: attività in gruppi contenuti di bambini (al massimo tre o quattro per ciascun educatore) e iniziative pensate per essere svolte in mezzo alla natura. Allo stesso tempo, si sta compiendo una ricognizione delle strutture scolastiche, dalle aule alle palestre, fino agli spazi esterni, per individuare quella più adatta a rispondere di criteri di sicurezza come il distanziamento.

“In questa quarantena i bambini hanno fatto sacrifici e rinunce forse più di chiunque altro. Hanno bisogno di ripartire, di riprendere le occasioni formative insieme ai loro educatori e le relazioni sociali con gli amici e i coetanei. Ma l'interesse primario – spiegano Casini e Pignotti - è la tutela della loro salute.Allo stesso modo, c'è l'esigenza di dare risposte ai genitori, garantirgli che i loro figli sono in totale sicurezza. Il nostro lavoro si concentra sulla ricerca di questo equilibrio e ci faremo trovare pronti”.

“Siamo in costante contatto con le scuole e ogni soluzione sarà valutata e decisa insieme a loro – spiega Pignotti -. Accanto ai centri estivi, posso anticipare che stiamo studiando soluzioni aggiuntive per altre attività motorie e di svago per i più piccoli da effettuare nei giardini scolastici e nei parchi, già a partire dal mese di maggio se le disposizioni nazionali lo prevederanno. Sicuramente chiunque dovrà gestire il servizio dovrà attenersi alle indicazioni che arriveranno dal governo e alle regole per la sicurezza dei bimbi, i controlli saranno rigorosi”.

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Bagno a Ripoli, 2 mggio 2020