Assistite 195 famiglie in un anno, erogati 114 voucher con un contributo complessivo di circa 34 mila euro. I numeri del progetto saranno presentati durante il convegno in programma oggi al Bigallo. Rinnovato l'accordo per la gestione delle Rsa e i patti territoriali.
Sono 195 le famiglie assistite e 114 i buoni lavoro emessi in un anno (da marzo 2016 a marzo 2017) nei Comuni della zona fiorentina sud-est nell'ambito del progetto Pronto badante della Regione Toscana. Una fotografia che sarà presentata oggi pomeriggio al convegno organizzato dalla cooperativa sociale Nomos, capofila di Pronto badante nella zona fiorentina sud-est, con il contributo della Regione Toscana e il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli, in programma all'Antico Spedale del Bigallo dalle 14.30. Presenti all'iniziativa il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e la vicesindaca con delega alle politiche sociali Ilaria Belli, insieme ad altri amministratori, come i primi cittadini di Pontassieve e Greve in Chianti, Monica Marini e Paolo Sottani, e gli operatori del settore socio-sanitario attivi nei comuni dell'area fiorentina sud-est.
Centonovantacinque, dunque, le famiglie che dopo aver segnalato al numero verde regionale 800593388 un momento di fragilità di un parente anziano, hanno ricevuto la visita a domicilio di un operatore specializzato. Successivamente, 114 utenti hanno usufruito di un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una badante. Con un contributo complessivo pari a 34.200 euro (ogni voucher vale 300 euro). Di queste 114 famiglie, 16 risiedono sul territorio di Bagno a Ripoli, altrettante a Figline e Incisa Valdarno, 21 a Pontassieve, 14 a Reggello, solo per citare alcuni dei Comuni dell'area fiorentina sud-est. La maggior parte degli anziani assistiti sono donne, 62 contro 52 uomini, e l'età media ammonta a 84,7 anni.
A livello regionale, nel giro di un anno, Pronto badante ha registrato 25mila telefonate al numero verde, oltre 6.600 visite domiciliari e 5.285 buoni lavoro attivati, per un finanziamento complessivo di 1 milione e 585mila euro. Alla base del progetto un innovativo modello di governance con il quale, per la prima volta, il soggetto pubblico entra direttamente nelle famiglie che necessitano di sostegno, informazione e un aiuto concreto, attraverso il coinvolgimento del volontariato e del mondo della cooperazione sociale.
“Il progetto – dicono il sindaco e la vicesindaca di Bagno a Ripoli – ha come punto di forza la tempestività con cui comunica e informa le famiglie che si rivolgono al numero verde. Quando si parla di anziani con fragilità, prima avviene la presa in carico della persona più la risposta è appropriata. Anche il nostro Comune cerca da sempre di coinvolgere il più possibile le famiglie: con lo Sportello anziani e per le fragilità, il Punto insieme e l'attivazione, a breve, dello Sportello per il segretariato sociale. Per le amministrazioni è importante mettere in rete le realtà che nel territorio si occupano di anziani, dalle istituzioni, le Rsa, il terzo settore. Con l'obiettivo di aumentare e rendere sempre più coordinate e integrate le risposte alle situazioni di fragilità”.
“Il progetto, giunto alla sua terza edizione, registra un numero di accessi sempre crescenti – dicono gli operatori di Nomos -. Ciò dimostra la giusta risposta a bisogni esistenti e la qualità del servizio erogato. Da segnalare, inoltre, un alto gradimento dell'utenza per l'attività di orientamento sociale, ai servizi del territorio che arriva direttamente al domicilio dei cittadini”.
Il convegno è stato l'occasione per rinnovare l'accordo contrattuale per la definizione dei rapporti giuridici ed economici tra i soggetti pubblici e i gestori delle Rsa e i patti di intesa approvati e sottoscritti con le Rsa del territorio ripolese (Masaccio, Villa Jole e Villa Santa Teresa) per l'attivazione del progetto “Rsa e territorio”, con il quale le strutture mettono a disposizione del Comune alcuni servizi rivolti ad anziani che non sono domiciliati nelle Rsa, ma usufruiscono di alcuni loro servizi (pasto presso la struttura, bagno assistito, ginnastica di gruppo e formazione per i familiari).
Il numero verde di Pronto badante 800593388 è attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 ed il sabato dalle ore 8 alle 13 per segnalare il momento di difficoltà dell'anziano.
Il progetto prevede:
• Visita domiciliare entro 48 ore, dalla segnalazione al Numero Verde.
• Erogazione di un buono lavoro (voucher) di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare.
• Tutoraggio in itinere e prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell'anziano, per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare.
Il sistema di rete messo in campo dal progetto coinvolge: 177 associazioni di volontariato, 88 cooperative sociali, 47 patronati, 33 altri soggetti onlus.