Un quadro di Vinicio Berti in Sala Consiliare - 29 ottobre 2010 – ore 17.30

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, venerdì 29 ottobre 2010, alle ore 17.30, nella Sala Consiliare, in piazza della Vittoria 1, a Bagno a Ripoli/Capoluogo, si svolgerà l'iniziativa 'Vinicio Berti per Bagno a Ripoli – Donazione al Comune del quadro “A-H5”' (198

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, venerdì 29 ottobre 2010, alle ore 17.30, nella Sala Consiliare, in piazza della Vittoria 1, a Bagno a Ripoli/Capoluogo, si svolgerà l'iniziativa 'Vinicio Berti per Bagno a Ripoli – Donazione al Comune del quadro “A-H5”' (1989).

 

Intervengono: il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, il Presidente del Consiglio Comunale Rosauro Solazzi e i critici d'arte Claudio Crescentini, Sonia Zampini ed Eva Francioli. Sarà presente la Signora Liberia Pini Berti. L'opera sarà collocata nella Sala Consiliare. Vinicio Berti (Firenze 1921–1991) è stato uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo italiano.
 

Scrive del quadro Eva Francioli: “Molteplici i rimandi alla fisica nucleare e a quella molecolare, con una particolare attenzione rivolta all'idrogeno. Elemento più diffuso nell'universo, trova la propria espressione segnica nella lettera che lo identifica nella tavola periodica di Mendeleev, la 'H'. Spesso preceduta da una 'A', dà corpo ad un simbolo che nell'opera di Berti assume un carattere emblematico, veicolando una complessa stratificazione semantica. 'AH', infatti, non solo ricorda l'abbreviazione di 'atomo di idrogeno' (che nella versione 'A-H' può essere letto come 'dall'atomo all'idrogeno', in relazione al processo di costruzione della sua molecola a partire dalla combinazione di due atomi), ma si presenta anche come trasposizione, nella lingua scritta, di un urlo. Non si tratta, tuttavia, di un semplice sfogo individuale, ma di una meditata forma di protesta politica, edificata su basi etiche e saldamente razionali. È l'urlo di una personalità 'antagonista di ogni potere ufficialmente costituito', per riprendere una citazione a commento del 'suo' Pinocchio. È l'urlo di chi crede nelle possibilità insite nell'arte di intervenire nella società, lottando contro le ingiustizie, a favore del progresso e dell'uguaglianza tra le persone. È lo stesso urlo, infine, che si cela dietro alle strisce disegnate da Vinicio Berti, attraverso le quali l'artista, con un linguaggio forse più didascalico rispetto a quello adottato nei dipinti ma non per questo meno incisivo ed innovativo, si rivolge al pubblico dei più piccoli, i costruttori del futuro”.
 

“'La vedova Liberia, di cui sono pure amico, sta regalando le opere di Berti a vari Comuni. Ne donerebbe una anche a Bagno a Ripoli in cambio degli atti amministrativi formali'. Queste le parole dell'amico Gilberto Cerreti che leggo una mattina in un'intervista rilasciata a 'Metropoli Chianti' – racconta il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini -. È il 6 febbraio 2009 e mi si accende una lampadina. Contatto Gilberto ed eccoci qua con la prima donazione di un'opera di Berti. Un evento che non è un'eccezione, ma rientra nel nostro progetto di trasformare il palazzo comunale in un piccolo museo, che già accoglie peraltro opere di artisti illustri di fama internazionale, quali Betty Woodman, Jean-Michel Folon, Charles Ortega, Silvano Campeggi e Giuseppe Mazzon. L'arte, nelle nostre intenzioni, è, non un lusso, bensì un'esigenza vitale di crescita culturale individuale e collettiva. Il bel quadro di Vinicio Berti che venerdì collocheremo in sala consiliare sarà una nuova occasione di arricchimento”.


“I 70 anni vissuti da Vinicio Berti per l'arte, le sue opere, ne fanno uno dei principali esponenti dell'astrattismo nel panorama italiano – aggiunge il Presidente del Consiglio Comunale Rosauro Solazzi -. La soddisfazione e la gioia di ricevere il dono di un suo quadro da parte della Signora Liberia è tanta. Le sale del nostro Palazzo Comunale si arricchiscono così di un'opera d'arte di alto livello, un bene che è regalato alla nostra Comunità, così che i nostri concittadini avranno la possibilità, e questo è anche un invito, di goderne la visione sia in momenti di una semplice visita, sia nell'attesa di svolgere le pratiche amministrative che a volte siamo chiamati ad assolvere nei nostri uffici. Un grazie alla sensibilità dimostrata in questa occasione da chi ha voluto questo gesto a nome di tutto il Consiglio Comunale, un abbraccio virtuale al Maestro e amico di molti nostri concittadini, che ci ha lasciato ormai da quasi vent'anni ma rimane con noi nei ricordi personali di chi lo ha conosciuto e ne è stato amico e in quanti ne possono apprezzare le qualità umane, trasportate nell'arte che le sue opere, e questa ne è una testimonianza, riescono a trasmettere”.