La previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi costituiscono l’attività antincendi boschivi regionale, così come definito dall’art. 69, comma 2, della L.R. 39/00.
In Toscana l’attività antincendi boschivi è svolta da diverse strutture, regionali e locali e si avvale dell’apporto di organismi statali e di associazioni del volontariato. Particolare rilevanza hanno le organizzazioni del volontariato che, per omogeneizzare e rafforzare la loro azione, nel 2005 hanno costituito il Coordinamento Volontariato Toscano (CVT). Complessivamente, questa importante realtà, attiva squadre di volontari, ampiamente diffuse sul territorio regionale, con circa 3.200 unità operative. La pianificazione del servizio viene attuata tramite il Piano Operativo Antincendi Boschivi della Regione Toscana e i Piani Operativi Provinciali, approvati dalle Province, che annualmente raccolgono i piani AIB locali, elaborati dai singoli Enti, dai Parchi Regionali, dal CFS e dai VVF.
La Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.)
Dal maggio 2004 è attiva la SOUP, gestita dalla Regione Toscana con una funzionalità di 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Il compito della Sala è coordinare gli interventi in ambito interprovinciale, raccordarsi con i Centri Operativi Provinciali (COP), tenere i rapporti con il Dipartimento della Protezione Civile (COAU) specie per l’invio dei mezzi aerei (es. canadair) e svolgere, nei periodi di chiusura dei COP, la gestione diretta del servizio di spegnimento.
Nella SOUP opera, con contributi diversi in relazione all’andamento degli incendi, personale della Regione, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e delle Associazioni di volontariato, (quest’ultimo senza funzioni decisionali).
Centri Operativi Provinciali (C.O.P.)
Queste strutture hanno il compito di gestire il servizio di prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi in ambito provinciale, oltre a raccordarsi con la stessa SOUP per gli eventi che richiedono un supporto interprovinciale.
L’organizzazione dei COP è demandata alle Province ed è definita dal Piano operativo provinciale, nel rispetto delle linee definite dal Piano Regionale.
Direzione delle operazioni di spegnimento (D.O.)
Il Direttore delle operazioni di spegnimento è la figura che sull’incendio dirige e coordina l’attività di spegnimento connessa ad ogni singolo evento.
Il Piano operativo provinciale definisce, per ciascun territorio comunale, la struttura a cui è affidato questo compito, che è di solito attribuita al personale tecnico degli Enti competenti, dei Comuni e loro Unioni, dei Parchi regionali o al personale del CFS.
Squadre di spegnimento
Allo spegnimento da terra degli incendi boschivi, e alle operazioni di bonifica ad esso connesse, provvedono le Squadre ed i Gruppi AIB, costituiti dagli operai forestali degli Enti competenti, dagli operai dei Comuni, dal personale dei Parchi Regionali, dai volontari soci di Associazioni convenzionate, inserite nei piani operativi provinciali.
Questo personale, equipaggiato con idonei dispositivi di protezione individuale, opera con mezzi fuoristrada allestiti con moduli antincendio, con autobotti, con attrezzi manuali e meccanici, con vasche AIB trasportabili sugli automezzi e da montare in zona operativa.
La Squadra AIB è dotata di un mezzo AIB e composta da un numero che va da 2 a 5 operatori, uno dei quali con il ruolo di Caposquadra AIB, a cui compete la responsabilità e il coordinamento dell’attività del proprio personale. Il Gruppo AIB è composto da un numero che va da minimo di 2 a un massimo di 4 Squadre AIB.
Le operazioni di spegnimento degli incendi boschivi ed i connessi servizi di prevenzione possono essere svolti anche da personale CFS e VVF, in base alle convenzioni e agli accordi stipulati tra questi organismi e la Regione Toscana.
Mezzi aerei
I mezzi aerei svolgono servizio di spegnimento degli incendi e di supporto alle forze terrestri nella repressione degli incendi boschivi.
Gli elicotteri che operano nel supporto alle squadre AIB sono messi a disposizione dalla Giunta Regionale tramite gara di appalto e sono gestiti operativamente dalla SOUP.
Normalmente in Toscana sono schierati due elicotteri per tutto l’anno che, in relazione alle condizioni di rischio, vengono integrati con altri mezzi aerei, fino a un massimo di dieci, nel periodo estivo.
Nella lotta attiva operano anche i mezzi aerei messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile, tramite la struttura del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), su richiesta della SOUP.
Possono inoltre operare, in base a specifici accordi, i mezzi aerei dei VVF e del CFS.
Logistica
I Comuni provvedono al vettovagliamento del personale impegnato nello spegnimento, al reperimento di macchine per movimento terra e di autobotti per l’approvvigionamento idrico, e ad altre eventuali necessità di carattere logistico.
Referente AIB provinciale
Il Referente AIB provinciale è nominato dalla Provincia che lo individua tra il proprio personale o, previo accordo, tra il personale del CFS.
E’ la figura tecnica che a livello provinciale cura i rapporti tra le strutture AIB, rappresenta il referente per le associazioni di volontariato, segue l’elaborazione e l’attuazione del piano operativo provinciale.
Responsabile del COP AIB
Per ciascun Centro Operativo Provinciale, il rispettivo Piano Operativo, individua la figura del Responsabile che ha il compito di organizzare operativamente il COP e gestirne il funzionamento, nonché le attività di avvistamento e pattugliamento. E’ suo compito curare anche i rapporti con il referente AIB provinciale e con la Regione.