La “Passione” di Grassina - Rievocazione Storica della Passione di Cristo

Il Centro Attività Turistica Grassina organizza anche per quest’anno la Rievocazione Storica della Passione di Cristo, manifestazione che ha il patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dei Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli.

Il Centro Attività Turistica Grassina organizza anche per quest’anno la Rievocazione Storica della Passione di Cristo, manifestazione che ha il patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dei Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli.
Programma: Grassina (Bagno a Ripoli, Firenze) - venerdì 2 aprile 2010: ore 21, sfilata per le vie del paese; ore 21.15: Scene della vita e della Passione di Cristo sul Calvario. In caso di maltempo la manifestazione si terrà lunedì 5 aprile alla stessa ora.

Modifiche alla viabilità qui.
Biglietti: posti numerati scene 15 €; posti in piedi scene 10 €; posti in piedi lato corteo 3 €. I biglietti sono in vendita dalle ore 19 di venerdì 2 aprile presso tutte le biglietterie alle entrate del paese. I posti numerati sono in prevendita presso: Box Office-Libri & Giornali, piazza Umberto I 27/28, Grassina; Cartoleria Morittu Roberto, via Chiantigiana, 223 Grassina - Tel. 055 642011; Turishav, Piazza S. Giovanni, 4 Firenze - Tel. 055 292237; Grassina, Piazza Umberto I, fino a venerdì 2 aprile dalle 16 alle 19.
Cenni Storici. Secondo una tradizione popolare documentata anche da notizie storiche, la Rievocazione Storica della Passione di Cristo a Grassina risale ai primi decenni del XVII secolo: si trattava di un rito di natura esclusivamente religiosa. Con il passare del tempo gli elementi spettacolari si sono molto sviluppati grazie alla grande suggestione degli eventi rappresentati, alle forti motivazioni psicologiche e all’ambientazione in scenari di raro fascino. La rappresentazione della Passione di Cristo si compone di due parti che si svolgono contemporaneamente: il Corteo storico per le vie del paese, con la partecipazione di circa cinquecento figuranti in costume d’epoca, e le scene della vita e della Passione di Cristo sul Calvario, interpretate da circa ottanta persone.
Il Centro Attività Turistica (Cat) Grassina aderisce all’associazione nazionale Europassione per l’Italia e all’associazione internazionale Europassion.
Informazioni:
Centro Attività Turistica (Cat) Grassina, tel. 055/64.60.51, 333/82.70.007, sito internet, e-mail.

Dichiarazione del Sindaco Luciano Bartolini: “Un evento che non sente l'usura del tempo, ma che si evolve con il progresso stesso della nostra società. Così, come è cambiata Grassina, così la Rievocazione si è 'ridisegnata', uscendo dall'alveo originale delle tradizioni locali e acquisendo un respiro nazionale ed europeo, da tradizione profonda di un popolo. Un'evoluzione che si fonda sul Cat (Centro Attività Turistica) e sul capitale sociale ed umano delle centinaia di volontari che, di generazione in generazione, confluiscono in questa grande rappresentazione, ai quali va il nostro sentitissimo ringraziamento. Uomini e donne dal diverso sentire e dalle molte estrazioni sociali, che compiono l'impresa – perché, con questi chiari di luna, di impresa si tratta! - di produrre cultura e di fare comunità. Lavorare insieme nel vero senso della parola, questo è il segreto, questa la fonte di una ricchezza inalienabile e non quantificabile in cifre. Nel folto gruppo di queste belle persone, vogliamo e purtroppo dobbiamo fare quest'anno un nome, quello del regista di sempre della Rievocazione: l'amico Raul Cecchi. Un amico che poco tempo fa ci ha lasciato, ma che ha seminato su noi, su Grassina, sulla manifestazione che ha tanto amato e curato, un'eredità di passione e dedizione che non dimenticheremo mai e che tutti infonderanno in ogni Rievocazione. A partire da questa che ci sentiamo di dedicargli con grande affetto. Grazie Raul”.

 

Dichiarazione del Vicesindaco e Assessore allo Sviluppo Locale Alessandro Calvelli: “Sembra quasi impossibile che nel terzo millennio ci sia ancora tanta vitalità in una cittadina, come quella di Grassina, che, dalle situazioni positive e negative vissute, trova la voglia di mantenere in vita una bellissima Rievocazione. In questo momento di passione, ricordare quell'Evento di 2000 anni fa, dimostra che le persone hanno bisogno di provare certe sensazioni e di rivedere oggi il dramma di Cristo, che è lo stesso di tanti uomini di oggi, ambientato in una splendida collina, sempre più 'vera collina del Calvario' grazie alle centinaia di volontari. Senza dimenticare quanto accade nelle strade del paese. La risposta dei commercianti è ancora più forte che in passato: quest'anno hanno aderito in 30 alla tradizionale iniziativa di addobbare le vetrine per la Rievocazione. Un numero mai raggiunto prima, un'adesione che supera i confini del centro commerciale naturale di Grassina. C'è sempre più amore per Grassina, dunque, per farla vivere e pulsare al di là dei problemi della Variante o della viabilità. È apparso chiaro anche in occasione della 'Fiera dell'Est' e la Rievocazione è un altro momento in cui si tocca con mano il desiderio dei grassinesi di fare di Grassina una città sempre più vivibile”.

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LA RIEVOCAZIONE STORICA IN CIFRE

di Giancarlo Bernini, Presidente del Centro Attività Turistica Grassina

 

Le cifre di ieri.

Più fonti affermano che le origini della Rievocazione Storica di Grassina risalgono al 1652, in tal caso essa avrebbe 358 anni. Si trattava di una Processione religiosa probabilmente assai suggestiva per il suo snodarsi nelle prime ore della notte al lume delle torce e delle fiaccole lungo le strade campestri delle colline circostanti.

A quel tempo il paese non esisteva, c’erano solo 4 case nei pressi del Ponte a Grassina e la quasi totalità dei parrocchiani della chiesa di San Michele abitava nelle coloniche sparse nella campagna, intorno alle ville padronali. Le anime della parrocchia erano 134 nel 1681 e 113 nel 1721, quindi è da pensare che la sera del Venerdì Santo si unissero ai fedeli di Grassina anche quelli delle parrocchie vicine.

È nell’Ottocento che il paese si va formando e via via accrescendo parallelamente allo svilupparsi dell’attività dei lavandai e anche la Processione di Gesù Morto deve essere cresciuta per numeri e per fama. Sul finire del secolo cominciò anche a distinguersi dalle normali processioni perché comparivano via via dei personaggi in costume romano che sfilavano a fianco delle sacre immagini del Cristo Morto e della Madonna Addolorata o ai lati del baldacchino del clero. Comparve anche il Carro degli Angeli, un carro trainato da buoi, tutto addobbato di fronde verdi, di fiori finti e dei filamenti bianchi delle vecce coltivate al buio su cui stavano seduti dei bambini vestiti da angeli.

La vera svolta della manifestazione si ebbe nel Novecento. Fino dai primi anni i personaggi in costume erano aumentati fino a raggiungere un numero pari a quello dei fedeli. Inoltre era iniziata la rappresentazione di una scena: l’Adorazione della Croce. La Processione infatti lungo il percorso si fermava dinanzi ad una Croce innalzata su una collina e vi sostava in raccoglimento.

Per assistere a questo breve spettacolo e alla sfilata del corteo venivano allestite delle tribune a cui si accedeva con un biglietto da L. 15, inoltre si consentiva l’accesso alle automobili (ancora rare) che potevano disporsi lungo un preciso tratto della Via Chiantigiana da cui si poteva vedere tutto senza scendere dalla vettura. Questo aveva un costo: L. 10 per l’auto più L. 5 per ogni persona. Il prezzo per i pedoni era di L. 2.

Verso la fine degli anni Trenta la Processione diventa Rievocazione Storica: il corteo è costituito solo da personaggi in costume che ormai hanno raggiunto il numero di 600 (1939), si rappresentano 5 quadri (il Memoriale della Passione, Lacrime di sangue, Ecce Homo, La via dolorosa, Le sette parole), si approntano capienti tribune con due ordini di posti: primi posti da L. 10, secondi posti da L. 5, posti in piedi da L. 2.

Rileggendo le cronache dell’epoca le due edizioni del 1939 e del 1940 risultarono grandiose: gli spettatori si aggiravano intorno ai 20.000–30.000, e i figuranti superavano il numero di 700, tanto che il corteo era lungo più di un chilometro.

Quando le rappresentazioni ripresero dopo l’interruzione della guerra, le cifre risultarono sempre alte, anche se un po’ inferiori rispetto alle precedenti. La ripresa avvenne con grande entusiasmo, si arricchirono le scene, sulla collina dello spettacolo e dintorni venivano stesi 15 Km di filo per collegare le varie postazioni telefoniche, intervenivano 3 potenti fotoelettriche dell’Esercito che si appostavano sulle colline intorno al paese per illuminare il corteo e la scena della Crocifissione, il numero dei figuranti si aggirava intorno alle 600 unità e 600 erano i panini di ramerino che si ordinavano per il loro spuntino.

Col passare degli anni le cifre calarono e nel 1967 la Rievocazione si interruppe.

 

Le cifre di oggi.

Fino dalla ripresa del 1983 la partecipazione dei figuranti è sempre stata più che soddisfacente, tanto che il loro numero si aggira ancora intorno a 600 come nel passato: 90 di essi danno vita alle scene che si svolgono sulla collina del “Calvario”, gli altri sfilano in corteo per il paese e si inseriscono poi nella parte finale dello spettacolo.

I costumi, tutti di nostra proprietà, superano di gran lunga il numero di 600 in previsione di eventuali aumenti di personaggi, le calzature per i soldati a piedi e a cavallo e per i personaggi principali si aggirano intorno alle 80 paia, disponiamo inoltre di alcune decine di parrucche e barbe per il trucco.

In questi nostri tempi non occorre più stendere chilometri di filo telefonico, però è notevolmente aumentato il numero delle luci che, fra fari, riflettori e lampade, si aggira sulle 250 unità. Sui cestelli di due potenti elevatori sono piazzati 32 fari per l’illuminazione dall’alto di alcune scene. Un impianto audio della potenza di 15000 Watt diffonde suoni e voci per la collina e alla platea. Sia le luci che l’impianto audio vengono alimentati da tre generatori di 250 – 25 – 5 chilowatt. Gli spettatori che assistono alla manifestazione si aggirano in media intorno al numero di 7-8000.